Descrizione Progetto

Programma

Libera elaborazione testi di J.L.Borges e musiche di A.Piazzolla
Ideazione e arrangiamenti di Claudia Brancaccio
Organico: voce recitante e quintetto d’archi

Adios Nonino

Meditango

Note sul programma

Jorge Luis Borges, il grande poeta argentino, l’”Omero della Pampa”, parla di sé e lo fa a cuore aperto, quasi confidasse i suoi segreti ad un diario. Parla della sua infanzia e della sua famiglia, dell’amore per la poesia e della sua viscerale passione per il coraggio.
Il poeta ci prende per mano e apre per noi la porta che dà su un polveroso corridoio di un’antica casa abbandonata. Ci ritroviamo così di fronte ad una ricca collezione privata di ritratti: da un lato uomini di lettere, come suo padre, dall’altro uomini d’arme e valorosi eroi di guerra, come lo zio Francisco.
Ma anche gauchos e compadritos, povera gente, popolani dei sobborghi che fondarono in polverose strade la setta del coltello e del coraggio. E Borges racconta la Storia di questi uomini che, grazie a lui, raccolgono le eredità di molti altri che la mitologia ha dimenticato o ha assimilato ad essi, regala loro rango e ricchezza di simbolo e li fa Archetipi, Personaggi con la pirandelliana P maiuscola, che finiscono paradossalmente col riconoscersi di più nelle pagine di altri autori o nel raffinato arpeggio di una chitarra.

Ad accompagnarlo, naturalmente, il Tango di Astor Piazzolla, “pensiero triste” che non solo “si balla”, ma anche si suona e si ascolta in silenzio, una musica viscerale, intrisa di malinconia, ma animata da prorompente vitalità che racconta, senza parole, le stesse storie.